AMBOHIMANDROSO
Ambohimandroso è un villaggio che si trova a circa 90 km dalla capitale, e il suo nome significa “villaggio sviluppato".
A volte, però, ti chiedi davvero cosa voglia dire sviluppo, o almeno cosa significhi secondo i nostri standard. Eppure, se provi a guardarlo con occhi diversi, quello sviluppo esiste ed è fatto di una comunità determinata, che va avanti, si sostiene e trova sempre una soluzione.
Ambohimandroso è un villaggio “vivo”, pieno di bellezza. Ovunque ti giri trovi campi immensi coltivati, un mercato ricco di colori e profumi, persone che vendono di tutto: dalla frutta ai pezzi di ricambio per le biciclette. Musica ovunque e strade affollate di biciclette, taxi-brousse, carretti, persone che trasportano qualsiasi cosa sulla testa e baracchine che vendono cibo a qualsiasi ora.
Ma Ambohimandroso è anche altro. Ci sono momenti in cui la vita diventa meno semplice: durante la stagione delle piogge la corrente salta due o tre volte al giorno, a volte per pochi minuti, altre per ore e non tutti hanno i pannelli solari, così si ritrovano a sfruttare la luce sole, o a cucinare al lume delle candele. 
Anche l’acqua va e viene: alcune case non hanno proprio un accesso diretto e ogni giorno devono andare al pozzo o scendere al fiume per fare il bucato. Quando piove, le strade — quasi tutte sterrate — si trasformano in fiumi di fango, rendendo ogni spostamento difficile.
Eppure, ciò che per noi sarebbe un disagio, per gli abitanti di Ambohimandroso è semplicemente la quotidianità. La loro forza sta proprio qui: nella resilienza, nel non fermarsi, nell'adattarsi, nel continuare a vivere trovando sempre soluzioni e un modo per andare avanti.
Alla fine capisci che
lo sviluppo non è solo ciò che vedi,
ma ciò che una comunità riesce a costruire insieme,
passo dopo passo.
Giulia Manzini