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A MIRANDOLA MISSIONARIE DI SPERANZA TRA LE GENTI

 A MIRANDOLA MISSIONARIE DI SPERANZA TRA LE GENTI

In questo mese di ottobre, particolarmente dedicato alla missione, abbiamo fatto quattro giorni di animazione missionaria a Mirandola e Cavezzo (Mo).

Il desiderio era di far conoscere la nostra Congregazione e la nostra missione, e soprattutto di ringraziare tutti coloro che da tanti anni ci sostengono in Madagascar.


Siamo state ospitate nella casa di Anna, cognata di suor Elisabetta, partita ormai più di cinquanta anni fa per la grande isola rossa. Anna e Giovanna (nella foto) sono state contente della nostra presenza, e da parte nostra ci siamo sentite in famiglia, grazie alla loro accoglienza e generosità.

Abbiamo potuto ammirare il mercatino dei bimbi, che hanno messo a disposizione i loro giochi, la cui vendita mirava a sostenere adozioni a distanza. È stato molto bello vedere bambini così generosi, con la passione di aiutare chi è meno fortunato di loro. In realtà tutta la parrocchia era un grande mercatino, che durante tutto il mese missionario rimane aperto per offrire la sostenere la missione, grazie all'aiuto di fantastiche volontarie. Abbiamo potuto partecipare anche alla messa con i disabili, insieme alla Comunità Papa Giovanni XXIII. Durante l’omelia il parroco ci ha dato la possibilità di presentarci, così a sera, a cena, ci è stato più facile entrare in relazione con loro, che sono davvero una bella e unita famiglia. Anche durante le celebrazioni della domenica abbiamo potuto ricordare chi siamo, a partire da suor Elisabetta, che in tanti conoscono e ricordano. E' stata un'occasione per portare i saluti delle suore dalla missione, e soprattutto tanti ringraziamenti. Le persone hanno collaborato tanto per la costruzione e la nascita di tante nostre realtà, soprattutto in Madagascar. Perciò è stato per noi importante condividere con loro la situazione del Paese, i progetti realizzati e quelli ancora da realizzare, perché siamo convinte che la missione non è nostra, ma di tutti coloro che con noi gioiscono di questa relazione tra due terre, l'Italia e il Madagascar, per un arricchimento reciproco.


Questi giorni sono stati preziosi per l'incontro con tante persone, che abbiamo raggiunto nelle loro case. E' difficile riassumere in poche parole tutti i racconti, le storie, le speranze, che ci hanno consegnato e che ci hanno aiutato a comprendere la grandezza e la bontà del cuore umano, a tutte le età. Tutto è partito sicuramente per l'amicizia con suor Elisabetta, ma possiamo dire oggi che tutte queste persone hanno coltivato un amore per la missione che è davvero esemplare. 
Di questo siamo profondamente grate!


Con i giovani è stato un po' diverso. Più che di progetti abbiamo provato a capire insieme a loro cosa significa partire, prendere in mano la propria vita, avere una meta, un desiderio, un obiettivo, e mettersi in moto. 

Per noi questi giorni sono stati veramente importanti, perché ci hanno aiutato a conoscere le persone che ci sostengono e ci aiutano nella nostra missione; abbiamo scoperto tante cose nuove tramite l’accoglienza affettuosa e la passione missionaria che le anima.

Suor Veronica e suor Odette

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