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CAMMINO VERSO IL PARAGUAY

 CAMMINO VERSO IL PARAGUAY:

LA MIA PREPARAZIONE ALLA MISSIONE AL CUM DI VERONA

Sono Sr. Viviane di Dio Misericordioso, Congregazione delle Suore Francescane dell'Immacolata di Palagano, desidero condividere con voi un’esperienza significativa: la mia preparazione alla missione in Paraguay, presso il CUM (Centro Unitario Missionario) di Verona.
Vent’anni fa, quando arrivai in Italia per iniziare gli studi di teologia, passai proprio dal CUM per imparare l’italiano. All’epoca vedevo passare tanti missionari in formazione, senza immaginare che un giorno sarebbe toccato anche a me. Oggi, eccomi qui, pronta a partire per una nuova missione.

Il corso missionario, giunto alla sua 109ª edizione, ha riunito quest'anno un gruppo variegato: 3 suore, 3 sacerdoti, 4 seminaristi e 14 laici, di età compresa tra i 19 e i 63 anni. Nonostante la distanza dalla mia Congregazione, ho sentito una forte fraternità con gli altri partecipanti, uniti dal desiderio di partire, come discepoli di Gesù, verso nuovi orizzonti.

Il percorso si è svolto tra il 14 settembre e il 17 ottobre, e dopo una prima settimana condivisa tra tutti i partecipanti, ci siamo divisi in due gruppi: uno diretto in Africa e Madagascar, e l’altro in America Latina e Caraibi, a cui io appartengo.

Le cinque settimane di corso sono state organizzate secondo temi specifici:

     Prima settimana: la vocazione all'“andare”;

     Seconda settimana: storia e attualità dei continenti di destinazione;

     Terza settimana: cultura;

     Quarta settimana: religione e Chiesa;

     Quinta settimana: strumenti per la missione.

Durante il corso ho riflettuto molto anche sull’America Latina, dove sarò inviata. Ho imparato che questa terra porta con sé una storia complessa, segnata da dittature, povertà, ingiustizie sociali, ma anche da una grande ricchezza culturale e spirituale. Mi ha colpito in particolare la discriminazione ancora presente verso gli afrodiscendenti, e la vitalità delle culture indigene e afroamericane, che si esprimono in un sincretismo religioso profondo e vivo.

In tutto questo, ho sentito che la missione inizia già qui, nell’ascolto e nella comprensione di una lingua e di una cultura che non sono le mie. Per questo ho scelto di aprirmi, di imparare, di mettermi in gioco con fiducia e pazienza. La mia vocazione missionaria nasce dalla convinzione che non siamo inviati per portare noi stessi, ma per annunciare la Parola di Dio, con compassione, tenerezza e vicinanza.
Il mio nome, Viviane, significa “viva” – e questa vivacità è la qualità che porterò con me nella missione. So che non sarà tutto facile, ma accetto anche le difficoltà come opportunità di crescita. Come Gesù, che diceva: “Andiamocene altrove, per questo sono uscito”, anche io desidero mettermi in cammino, senza restare ferma.
Concludo con una preghiera che mi accompagna:
“Signore, sono pronta per partire. Cammino secondo la tua volontà. Anche se inciampo, mi rialzo. Salto verso una nuova vita e ballo di gioia per ringraziarti. Le difficoltà saranno parte del mio cammino, ma le vivrò come momenti di crescita.”

Grazie e preghiamo gli uni per gli altri.

Sr. Viviane di Dio Misericordioso

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