Passa ai contenuti principali

GIOCA LA TUA PARTE! DUE SORELLE IN MADAGASCAR

GIOCA LA TUA PARTE! DUE SORELLE IN MADAGASCAR

C’è una famosa canzone scout che dice “entra nel gioco e gioca la tua parte!”

E così noi, Nicole e Camilla, sorelle e scout e da una vita abbiamo deciso di giocare la nostra parte!

E questa volta in un modo completamente diverso da quelli fatti in precedenza. Abbiamo deciso di partire insieme per la missione in Madagascar.

È un po’ bizzarro come ci è capitata questa opportunità. Qualche mese fa nel nostro paesino (Cornedo Vicentino) c’è stata la missione al popolo e c’erano missionari ovunque. E proprio grazie a questo, un giorno, una suora di nome Suor Francoise, ha suonato il campanello di casa nostra per darci la benedizione. Così le abbiamo offerto un caffè. Chiacchierando è uscito il discorso del Madagascar e da lì è nato tutto. Ci ha dato il numero di suor Serena e ora eccoci qui, pronte a partire per questa nuova avventura.

L’emozione è tanta. 

Noi due, scout da sempre, abbiamo sentito la chiamata al servizio.

Un servizio nuovo, un modo per giocare la nostra parte come mai fatto prima.

Non sappiamo ancora cosa aspettarci, suor Serena e le altre suore ci hanno raccontato e anticipato qualcosa ma ovviamente come si fa a descrivere a parole un’esperienza così? Bisogna viverla!

L’unica cosa che sappiamo è che non vediamo l’ora di metterci al servizio del prossimo, di chi ha più bisogno e soprattutto di imparare tanto dalle persone che avranno qualcosa da insegnarci.

Partiamo con la “bisaccia del pellegrino” vuota. Al ritorno speriamo sia piena. Piena di tanto amore, persone, sorrisi e gioia.

Non sappiamo che aspettarci, ma sappiamo che torneremo diverse perché un’esperienza così lascia il segno di sicuro.

Ovviamente i dubbi del cosa ci aspetterà sono tanti, ma la voglia di mettersi in gioco è ancora più grande. E l’idea di fare questa esperienza con la propria sorella è ancora più entusiasmante.          

Per cui concludiamo dicendo semplicemente che 

Sì! Siamo pronte a entrare nel gioco 

e giocare la nostra parte! 

E non vediamo l’ora.

Nicole e Camilla

Post popolari in questo blog

DA FORLI' AL MADAGASCAR

DA FORLI' AL MADAGASCAR      Vorrei iniziare, presentando la situazione del mio paese: il Madagascar. Come tutti i paesi del Sud del mondo, l’85% del popolo malgascio è povero, nonostante le ricchezze che il Signore ci ha dato nel sottosuolo, come oro, zaffiri, diamanti, terre rare, nel mare con tante qualità di molluschi e pesci e sulla terra dove tra i prodotti più importanti, oltre il riso, che è il nostro primo alimento, produciamo frutti tropicali, vaniglia, caffè e cacao, che sono esportati, ma non certo a vantaggio del popolo. Nel 1960 abbiamo avuto l’indipendenza dalla colonizzazione francese, ma ancora oggi viviamo una grande dipendenza da essa. Nonostante la povertà, il popolo non si arrende e lotta giorno dopo giorno per poter vivere. Lo Stato non riesce a rispondere ai bisogni della gente, per questo sono pochi i ragazzi che possono frequentare la scuola, pochi quelli che possono curarsi in caso di malattia. Infatti mancano le strutture, gli ambulatori e gli ...

MADAGASCAR, CONTRADDITTORIO MADAGASCAR

MADAGASCAR, CONTRADDITTORIO MADAGASCAR Se si dice Madagascar si pensa subito al mare cristallino, ai baobab e ai lemuri.  Ma il Madagascar è altro, è contraddittorio.  È il caos più totale di Taná e allo stesso tempo il silenzio assordante della periferia.  È i taxi brousse pieni di gente che portano sopra il  tetto i sacchi di patate e di riso.  È la terra rossa di Ampahimanga È sporcizia e poca igiene  È i cappelli di paglia  È la luce che salta e le stelle nel cielo  È una lingua un po’ cantilenata, il Malagasy  È strade sterrate piene di buche che sanno far venire il mal di mare  È sorrisi sdentati e pieni di amore  È i bambini che mendicano ma è anche bambini che cantano felici “Mandihiza rahitsikitsika” È i piedi scalzi, i vestiti bucati e sporchi, i pidocchi  È accoglienza  È avere nella stessa strada stretta bus, auto, persone, moto, bici e carri trainati dai buoi È un “ rahampitso milalao”  detto ai bimbi...

DOPO il Madagascar

Marta e Nicolò, 27 agosto 2024 DOPO il Madagascar AL RITORNO DAL VIAGGIO DI NOZZE Ormai è quasi un mese che siamo tornati alla base, nella nostra casetta vicino a Monza, eppure non ce la sentiamo di dire che, come si dice al ritorno dalle vacanze, il Madagascar “è solo un ricordo”. Il Madagascar è, piuttosto, un’esperienza viva nei nostri cuori che ha cambiato il nostro modo di guardare alla realtà e, come ci ha detto suor Serena, di sorridere (“chi torna dal Madagascar sorride di più”). Dopo un mese di esperienza missionaria presso le fraternità delle suore francescane dell’Immacolata di Palagano la domanda più frequente che amici e parenti ci hanno rivolto è stata questa: “ma voi cosa facevate là?”. Ed è la domanda a cui è più difficile rispondere, perciò partiamo da qui.  L’attività che abbiamo portato avanti per un mese è stata quella di stare: stare con gli occhi spalancati su un mondo così diverso dal nostro, stare con il cuore aperto davanti ai volti incontrati e ai racconti...