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Cinque anni in missione!

Cinque anni in missione!

Lasciare il paese proprio per fare una esperienza di vita missionaria in Paraguay

Pensiamo che è passato solo poco tempo, e invece, il tempo corre veloce!

Crediamo che Dio abbia un piano per ciascuno di noi. Dovevamo partire per il Paraguay, dopo un soggiorno in Italia, ma il Covid ci ha bloccate per quasi due anni.

Ma fortunatamente la nostra missione è potuta iniziare. Quando siamo arrivati in America Latina, abbiamo dovuto fare ancora 7 giorni di quarantena. Infine, dopo il lungo viaggio, abbiamo iniziato a studiare il castigliano, la lingua locale. È stato tempo di studio della vita e della cultura, non soltanto della lingua.

Il cambio di clima non è stato facile. Lì fa veramente caldo. Ma, nonostante questo, ci siamo inserite piano piano, e grazie alla pazienza delle suore e della gente siamo riuscite a gustare la bellezza di questa missione in terra straniera.

La nostra esperienza è stata ad Asunción, in capitale. Abbiamo prestato servizio nella Parrocchia Salvador de mundo, che fa parte di un’unità con altre quattro cappelle. Uno dei nostro incarichi è stato visitare e portare la comunione agli anziani e agli ammalati. Questo è diventato per noi un modo per avvicinare le persone: famiglie, anziani, giovani, bambini. Un modo per conoscere la loro realtà, che ci aiuta ad imparare e comunicare con loro. Cosa non così facile per noi.

Abbiamo trovato un’accoglienza molto calorosa da parte della gente che ci ha incoraggiate ad affrontare la vita e la missione con gioia e serenità. Possiamo dire che ogni paese ha la sua bellezza, i suoi limiti, le sue difficoltà, la sua povertà e la sua ricchezza.

La nostra missione in Paraguay è stata aperta con il progetto di vivere il Vangelo secondo lo spirito di San Francesco di Assisi, per aiutare i bambini, gli adolescenti, i giovani, e le famiglie a crescere umanamente, culturalmente, socialmente e cristianamente. La presenza delle suore in questo paese è un segno di fraternità importante, oltre che di aiuto concreto.

Due dei grossi problemi del Paraguay sono l’integrazione tra paraguaiani e indigeni, e la disgregazione sociali, infatti tanti bambini e ragazzi vivono con i nonni perché abbandonati dai genitori.

Questa condivisione ci ha aiutato ad aprire il nostro cuore a chi è più povero e ad accogliere i valori e le richezze presenti nel popolo paraguagio.

Vogliamo ringraziare la nostra Congregazione di averci dato la possibilità di vivere tutte queste esperienze. Grazie a tutti quelli che ci hanno aiutato e sostenuto fino ad ora!

Adesso, torniamo in Magadascar per continuare il nostro cammino, vi chiediamo ancora di accompagnarci con le vostre preghiere.

Ancora grazie di tutto!

 Suor Irene e Suor Aurelie

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