Padre Giovanni Razzu, apostolo dei pagani
Padre Razzu è stato un grande missionario, che ha
annunciato il Vangelo in Madagascar dal 1962 al 2016, cioè per 54 anni. È
stato un apostolo per i pagani nel sud-est del Madagascar, nelle zone di Fort-Dauphin,
Betroka, Soanala, Ihosy. Negli ultimi anni, in particolare seguiva il Distretto
di Analavoka/Ihosy. Nel 2003 fu lui a chiamare noi Suore Francescane
dell’Immacolata di Palagano e le Sorelle della Congregazione del Getsemani in
Sardegna per collaborare nell’evangelizzazione di questo popolo, perché in quel
momento solo il 2% della popolazione era battezzata. Attualmente i cristiani
battezzati sono il 15%. Il secondo motivo della sua richiesta era di aprire una
scuola per tanti bimbi e ragazzi, che non avevano possibilità di studiare. Oggi
le due scuole di Analavoka e di Isifotra insegnano a circa 500 alunni.
Padre Razzu sapeva trasmettere il Vangelo in modo
semplice, ma efficace, inserendosi nella cultura della tribù dei Bara. Nelle sue
relazioni non faceva differenza tra cristiani e pagani e diventava amico di
tutti. Quando andava in visita nelle parrocchie, per strada suonava il claxon e
salutava e parlava con tutti quelli che incontrava. Egli conosceva il nome di
tutti e tutti chiamava per nome, fermandosi con piacere a parlare con loro. Era
molto aperto e sapeva condividere con chiunque le sue esperienze. Con lui ci
siamo sempre trovate bene. Prima di celebrare la Messa andava nelle case a visitare
la gente e poi faceva il catechismo nella casa del “Lonaka”, il capo della
tribù, dove si riunivano tutti gli abitanti del villaggio. Finita la catechesi,
suonava la campana e celebrava la Messa per i cristiani.
Per noi sorelle, Padre Razzu era uno di noi, era un
padre, un fratello, era un sacerdote, che ci garantiva i sacramenti, ci faceva da
guida spirituale e ci ha insegnato ad essere vere missionarie.
Come i Padri Lazzaristi, anch’egli ha cercato sempre
di servire i più bisognosi. Quando usciva di casa per spostarsi da un villaggio
ad un altro, la sua Toyota era sempre carica di gente, che aveva bisogno di un passaggio.
Spesso caricava persone ammalate o donne che andavano a partorire al centro
sanitario, che distava 20 – 50 chilometri del loro villaggio, facendo loro da
taxista e qualche volta da medico. Nel ritorno, faceva acquisti al mercato,
pensando a ciò che poteva servire e che, poi, consegnava a chi aveva fatto la
richiesta.
Il suo Signore è venuto a prenderlo per il riposo eterno il lunedì 06 maggio 2024 alle ore 15:15 nella casa di Cura San Vincenzo de Paoli di Val Salice Torino all’età di 90 anni. Sarà sepolto nella sua terra natale a Martis (Sassari) Sardegna.
Suor Françoise