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GRAZIE PADRE RAZZU

 

Padre Giovanni Razzu, apostolo dei pagani

 Padre Razzu era nato a Martis (Sassari) in Sardegna il 5 marzo 1934. Egli rispose alla chiamata del Signore, entrando nella Congregazione dei Lazzaristi o Vincenziani. Dopo aver ricevuto il Sacramento dell’Ordine sacerdotale si imbarcò per essere missionario in Madagascar. Era il 1962. Nel 2016 tornò in Italia, come faceva normalmente ogni tre anni. Saputo della morte del confratello, Padre Carlo Visca, missionario come lui in Madagascar, prese il traghetto dalla Sardegna per essere presente al suo funerale a Torino. Proprio in quello stesso giorno fu colpito da ictus e per questo non poté più ritornare in Madagascar. Questo fatto fu per lui molto, molto doloroso, ma lo accettò come volontà di Dio e da allora rimase nella casa Vincenziana a Torino. Qui le sue condizioni sono progressivamente peggiorate e il 6 maggio 2024 è tornato alla Casa del Padre.


Padre Razzu è stato un grande missionario, che ha annunciato il Vangelo in Madagascar dal 1962 al 2016, cioè per 54 anni. È stato un apostolo per i pagani nel sud-est del Madagascar, nelle zone di    Fort-Dauphin, Betroka, Soanala, Ihosy. Negli ultimi anni, in particolare seguiva il Distretto di Analavoka/Ihosy. Nel 2003 fu lui a chiamare noi Suore Francescane dell’Immacolata di Palagano e le Sorelle della Congregazione del Getsemani in Sardegna per collaborare nell’evangelizzazione di questo popolo, perché in quel momento solo il 2% della popolazione era battezzata. Attualmente i cristiani battezzati sono il 15%. Il secondo motivo della sua richiesta era di aprire una scuola per tanti bimbi e ragazzi, che non avevano possibilità di studiare. Oggi le due scuole di Analavoka e di Isifotra insegnano a circa 500 alunni.

Padre Razzu sapeva trasmettere il Vangelo in modo semplice, ma efficace, inserendosi nella cultura della tribù dei Bara. Nelle sue relazioni non faceva differenza tra cristiani e pagani e diventava amico di tutti. Quando andava in visita nelle parrocchie, per strada suonava il claxon e salutava e parlava con tutti quelli che incontrava. Egli conosceva il nome di tutti e tutti chiamava per nome, fermandosi con piacere a parlare con loro. Era molto aperto e sapeva condividere con chiunque le sue esperienze. Con lui ci siamo sempre trovate bene. Prima di celebrare la Messa andava nelle case a visitare la gente e poi faceva il catechismo nella casa del “Lonaka”, il capo della tribù, dove si riunivano tutti gli abitanti del villaggio. Finita la catechesi, suonava la campana e celebrava la Messa per i cristiani.

Per noi sorelle, Padre Razzu era uno di noi, era un padre, un fratello, era un sacerdote, che ci garantiva i sacramenti, ci faceva da guida spirituale e ci ha insegnato ad essere vere missionarie.

Come i Padri Lazzaristi, anch’egli ha cercato sempre di servire i più bisognosi. Quando usciva di casa per spostarsi da un villaggio ad un altro, la sua Toyota era sempre carica di gente, che aveva bisogno di un passaggio. Spesso caricava persone ammalate o donne che andavano a partorire al centro sanitario, che distava 20 – 50 chilometri del loro villaggio, facendo loro da taxista e qualche volta da medico. Nel ritorno, faceva acquisti al mercato, pensando a ciò che poteva servire e che, poi, consegnava a chi aveva fatto la richiesta.

Il suo Signore è venuto a prenderlo per il riposo eterno il lunedì 06 maggio 2024 alle ore 15:15 nella casa di Cura San Vincenzo de Paoli di Val Salice Torino all’età di 90 anni. Sarà sepolto nella sua terra natale a Martis (Sassari) Sardegna.

Grazie di vero cuore Padre Razzu 
per il dono della tua vita alla nostra terra Malgascia! 
Grazie infinite per la tua testimonianza 
piena di fede e di amore verso tutti noi. 
Che Dio Padre, Figlio e Spirito Santo 
ti accolga nel suo Regno per godere la gioia eterna 
con tutti gli angeli e tutti i santi. 
Prega per noi, 
perché il Regno di Dio arrivi in tutto il mondo.

Suor Françoise

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