Passa ai contenuti principali

Le parole che creano attesa!

 Le parole che creano attesa!

Sono state le parole di Sabrina, appena rientrata dalla missione in Madagascar, a scaldare i cuori dei ragazzi che si preparano a partire il 9 agosto prossimo. 

Abbiamo scelto che fosse una giovane a condividere cos'è e com'è il Madagascar. Per noi suore è ovviamente una realtà bella e ricca, ma le sfumature che riescono a cogliere gli occhi di una coetanea sono sicuramente tinte più efficaci.

E così è stato. La descrizione del tempo, del panorama, degli odori e dei sapori, una lingua sconosciuta, che piano piano diventa a tratti famigliare, sorelle che diventano compagne di strada, a cui fare tante domande, tutto questo è stato sintetizzato da Sabrina in una certezza che si è fatta augurio: "Scoprirete di avere altri sensi, conoscere gusti e profumi (e odori!), e ne sarete coinvolti!".

Infine una preparazione degna di questa nome non poteva che richiedere lo sforzo dell'inculturazione attraverso la lingua e la danza. Suor Lea ha fornito i ragazzi di un piccolo vademecum con i termini essenziali e ha insegnato loro un piccolo ballo tipico. Arrivare in terra straniera e presentarsi con MANAO  AHOANA, è certamente un buon inizio!

Sono 6 mesi che questi ragazzi si preparano al viaggio di 20 giorni in terra malgascia. Sarà un'esperienza tutto sommato breve, ma che potrà essere un tempo importante per aprire gli occhi, e speriamo il cuore, perché il mondo che incontreranno diventi un po' anche il loro mondo. E soprattutto perché possano iniziare a pensare alla loro giovane vita attraverso quegli sguardi, quei panorami, quelle stelle, quei profumi e quei sapori, che sarà dato loro di sperimentare.


Oggi abbiamo bisogno di persone, in particolare di giovani, che abbiano occhi per vedere le necessità dei più deboli e un cuore grande che li renda capaci di spendersi totalmente.

Anche voi siete chiamati a mettere a frutto le vostre competenze e mettere a servizio la vostra intelligenza, per organizzare la carità con progetti di ampio respiro. 

(Papa Francesco)

Commenti

Post popolari in questo blog

DA FORLI' AL MADAGASCAR

DA FORLI' AL MADAGASCAR      Vorrei iniziare, presentando la situazione del mio paese: il Madagascar. Come tutti i paesi del Sud del mondo, l’85% del popolo malgascio è povero, nonostante le ricchezze che il Signore ci ha dato nel sottosuolo, come oro, zaffiri, diamanti, terre rare, nel mare con tante qualità di molluschi e pesci e sulla terra dove tra i prodotti più importanti, oltre il riso, che è il nostro primo alimento, produciamo frutti tropicali, vaniglia, caffè e cacao, che sono esportati, ma non certo a vantaggio del popolo. Nel 1960 abbiamo avuto l’indipendenza dalla colonizzazione francese, ma ancora oggi viviamo una grande dipendenza da essa. Nonostante la povertà, il popolo non si arrende e lotta giorno dopo giorno per poter vivere. Lo Stato non riesce a rispondere ai bisogni della gente, per questo sono pochi i ragazzi che possono frequentare la scuola, pochi quelli che possono curarsi in caso di malattia. Infatti mancano le strutture, gli ambulatori e gli ...

NON SIAMO GLI UNICI AL MONDO

  NON SIAMO GLI UNICI AL MONDO Sono passati 10 anni dall’ultima mia visita in Madagascar. Devo ammettere che di cambiamenti ne ho trovati tanti. La nostra missione è fiorita, è cresciuta, si è estesa. Le nostre suore con invidiabile dedizione accolgono e lavorano, pensano ai più poveri, portano avanti le attività di scuola, dispensario, tournee, adozioni e ogni progetto che grazie al contributo di tanti può continuare a realizzarsi. La missione cresce anche perché purtroppo la povertà non diminuisce. Negli ultimi tre anni il Madagascar è passato dall’8° al 5° paese più povero al mondo. Se la capitale accenna tratti di modernizzazione con strutture simili all’occidente, la vita delle persone è rimasta povera, o meglio, è andata via via peggiorando. Una delle differenze più grosse che ho trovato rispetto all’ultima volta che sono stata in terra malgascia, è la situazione della strada. Se 10 anni fa vi era un’unica strada che collegava il nord e il sud del Madagascar, e a mio avvi...

MADAGASCAR, CONTRADDITTORIO MADAGASCAR

MADAGASCAR, CONTRADDITTORIO MADAGASCAR Se si dice Madagascar si pensa subito al mare cristallino, ai baobab e ai lemuri.  Ma il Madagascar è altro, è contraddittorio.  È il caos più totale di Taná e allo stesso tempo il silenzio assordante della periferia.  È i taxi brousse pieni di gente che portano sopra il  tetto i sacchi di patate e di riso.  È la terra rossa di Ampahimanga È sporcizia e poca igiene  È i cappelli di paglia  È la luce che salta e le stelle nel cielo  È una lingua un po’ cantilenata, il Malagasy  È strade sterrate piene di buche che sanno far venire il mal di mare  È sorrisi sdentati e pieni di amore  È i bambini che mendicano ma è anche bambini che cantano felici “Mandihiza rahitsikitsika” È i piedi scalzi, i vestiti bucati e sporchi, i pidocchi  È accoglienza  È avere nella stessa strada stretta bus, auto, persone, moto, bici e carri trainati dai buoi È un “ rahampitso milalao”  detto ai bimbi...